La piattaforma che integra contenuti originali e innovazione digitale, a personalizzazione dell’offerta e semplicità di utilizzo e fruizione.

Cos’è TheHappeny? 
Perché è una novità nel panorama degli strumenti di relazione tra aziende e clienti? Cosa offre e perché è una soluzione vincente? Ne parliamo con i due “ideatori” Elisabetta Ottone e Michele Possamai.

Come nasce TheHappeny?
Nasce circa 6 anni fa. Cercavamo di dare un contributo reale sui temi della sostenibilità attraverso le nostre competenze ed esperienze pregresse, che ormai sono davvero consolidate, obiettivo che oggi più che mai guida a livello valoriale il nostro lavoro. E l’abbiamo fatto con theHappeny, rispondendo a due esigenze:
1) fornire alle persone contenuti innovativi e interessanti per affrontare un futuro sempre più complesso.
Le imprese hanno bisogno di portare nelle organizzazioni - e condividere con gli stakeholder - i contenuti che fanno parte del futuro. Per loro è fondamentale raccontare gli elementi di una cultura nuova capace di portare tutti più avanti. Il contenuto è sicuramente un tema centrale.
2) usare al meglio lo strumento digitale.

Il digitale ormai fa parte della nostra vita quotidiana anche a livello di relazioni, ancora di più dalla pandemia. E ha avuto un grande impatto sugli eventi.

Prima si pensava all'evento esclusivamente come momento di condivisione dettato da regole di spettacolarizzazione. Ora si vive come trasferimento di contenuti a valore aggiunto che coinvolge entrambe le componenti, fisica e digitale, anche contemporaneamente. Così abbiamo creato uno strumento che consente di veicolare contenuti attuali, rilevanti, variegati e trasversali in una forma nuova, sfruttando al massimo il nuovo scenario della digitalizzazione.
Così è nato TheHappeny che offre contenuti di alto livello in modalità nuove, interessanti per gli utenti, messi a disposizione dai loro brand di riferimento. Si tratta di uno strumento di business quindi, che risponde a esigenze di relazione tra azienda e clienti, principalmente a disposizione delle reti di vendita, e che offre vantaggi importanti a entrambi, a chi eroga e chi ne usufruisce.

Perché TheHappeny è diverso da altri programmi di relazione?
Perché ha due aspetti distintivi, e il primo è tecnico. E’ una soluzione “pronta all’uso” per le aziende destinata alle loro reti e ai loro clienti e questo non accade mai nel mondo degli eventi. Ed è una piattaforma flessibile, che si arricchisce nel tempo in modo semplice e veloce per essere sempre utile e attuale. E, anche nella sua versione digitale, è capace di trasferire emozioni come in presenza fisica perché tocca temi che appartengono anche alla sfera emozionale delle persone. Penso ai contenuti sugli animali familiari, ad esempio, che sono veicolati da esperti di valore ma parlano di famiglia, di amore, di fedeltà, di cura con passione e coinvolgimento. Questo è un aspetto distintivo che la rende unica.
E il bello dell’evoluzione digitale, che tutti abbiamo vissuto con la pandemia, è proprio la possibilità di vivere belle esperienze emozionanti in diretta, anche a distanza. 
Quando potremo tornare a incontrarci in sicurezza sono certo che conviveranno entrambe le modalità, in presenza e in digitale, anche per theHappeny.

Avete realizzato 250 eventi con theHappeny nell’ultimo anno. Cosa piace di questo format? E come immaginate che possa diventare TheHappeny nel tempo o cosa vorreste che fosse?
Del format piace il fatto che non si tratta di eventi da vivere passivamente ma di esperienze attive, che fanno sentire protagonisti, e questo rende tutto più memorabile. E poi che non si chiude quasi mai con il termine dell’evento stesso ma prevede anticipazioni e prosecuzioni che arricchiscono l’esperienza.  

TheHappeny del futuro?
Una piattaforma che risponde agli interessi personali degli utenti e comprende approfondimenti desiderati accessibili singolarmente, garantendo sempre la massima qualità che caratterizza già adesso il format.

Come è nato il nome TheHappeny?
Stavamo cercando un nome che corrispondesse il più possibile al prodotto ma che ne mettesse in luce anche l’assoluta novità. Non ricordo gli altri naming che avevamo valutato ma theHappeny è arrivato quasi subito.  Non esiste nel vocabolario, è la sintesi di tre parole inglesi, Happy, To Happen e Happening. Su TheHappeny facciamo succedere cose, unendo persone con una finalità positiva. Anche il payoff, la promessa di TheHappeny,  Emotional Connection, è stata subito consequenziale: vogliamo far capire quanto sia importante la relazione tra le persone vicine e lontane e il bisogno che hanno le persone di essere vicine agli altri esseri umani in tutte le modalità possibili. TheHappeny è questo e fa questo.

TheHappeny ha anche un’anima solidale, è così?
Sì, abbiamo deciso di essere parte attiva oltre che nella sostenibilità anche nella solidarietà. Siamo diventati partner dell’organizzazione di volontariato A Casa Lontani Da Casa che si occupa di un problema estremamente attuale, la mobilità sanitaria. Ha creato una rete di alloggi solidali per rispondere ai bisogni di tantissimi malati che si devono spostare dal luogo di residenza per ricevere le cure più adeguate. C’è stata tanta speculazione prima che si creasse la rete di A Casa Lontani Da Casa. Per molti pazienti l’organizzazione si accolla diverse spese, dal contributo dell’alloggio alle spese di permanenza, a quelle per gli spostamenti e molto altro ancora. Tra le iniziative attuali anche il progetto OrientaMI con Regione Lombardia, che ha l’obiettivo di rafforzare il servizio di assistenza al paziente migrante nella città metropolitana. In ottica di assistenza da tanti punti di vista, anche quelli culturali, si inserisce io contributo di TheHappeny. I malati in trasferta avranno accesso esclusivo a una sezione della piattaforma che comprende contenuti video di benvenuto: uno chef proporrà la ricetta del risotto alla milanese, un comico racconterà le parole in dialetto indispensabili per sentirsi davvero a Milano, una guida artistica presenterà i monumenti che il mondo invidia alla città e molto altro ancora. TheHappeny è pronta a fare anche questo.